XXVI CONGRESSO EUCARISTICO NAZIONALE A GENOVA 18 SETTEMBRE 2016
LA
SANTA MESSA CONCLUSIVA
PRESIEDUTA
DAL CARDINALE ARCIVESCOVO ANGELO BAGNASCO
INVIATO
SPECIALE DEL PAPA
Terzo giorno del XXVI
Congresso Eucaristico Nazionale a Genova si conclude la Santa Messa Presieduta dal
Cardinale Arcivescovo Angelo Bagnasco.
Si è svolto così la
Santa Messa Conclusiva:
Alle
09:00 c’erano Confraternite Liguri nella Chiesa Servi che si stavano preparando
per la processione.
Alle
09:15 partono per dirigersi in Piazzale Kennedy arrivano lì verso 09:30.
Alle
09:40 si inizia a riempire il Piazzale con molti fedeli è cominciano ad
arrivare I Sacerdoti, Vescovi, Le Suore , Chierichetti, Gruppo rengers, gli
scout, le dame O.F.T.L. che accompagnano
le persone malate, tutti i componenti del Coro di Genova.
Alle
10:30 puntuale inizia la S. Messa conclusiva del Congresso è si svolge così:
L’inno
di Inizio
Prima
lettura (Gn 14, 18-20)
Salmo
109
Seconda
lettura (1 Cor 11, 23-26)
La
Lettura Vangelo (Lc 9, 11b-17)
L’omelia
dell’Arcivescovo Bagnasco:
Inizio dicendo e ringraziando: “Genova è lieta di ospitare il Congresso;
lieta e onorata per la presenza di ciascuno di voi e delle Chiese che
rappresentate. Un grazie cordiale va a quanti hanno collaborato alla sua
realizzazione: Amministratori e Istituzioni, volontari e Sacerdoti. Il vangelo
racconta come Dio non s’arrenda davanti alla storia infranta degli uomini: vi
entra e le dà una nuova direzione. Il Congresso Eucaristico rende presente
questa storia in forma corale e pubblica, annunciando che Gesù è il Signore,
Colui che ai poveri proclama “il vangelo di salvezza, la libertà ai
prigionieri, agli afflitti la gioia.
Le opere
di misericordia, tanto raccomandate dal Papa in quest’Anno santo, (continua
dicendo) È in questa luce che, come Vescovi delle diocesi italiane, abbiamo
voluto far coincidere questa domenica, nella quale il nostro Congresso giunge
al culmine, con un gesto di concreta condivisione con quanti sono stati
duramente colpiti dal terremoto in alcune zone del centro Italia.
(Poi si
dirige parlando verso le famiglie e dice): A voi famiglie che siete Chiesa
domestica e scuola accogliente di vita in tutte le sue fasi, giunga la nostra
voce di ammirata riconoscenza. Lasciatevi incontrare dal Signore e custodite la
Sua amicizia: una famiglia che prega non potrà mai essere semplicemente
disperata né cadere totalmente in preda alla discordia.
(Poi si
dirige parlando verso i religiosi, sacerdoti, laici e dice):
Come
Chiesa italiana, a lui rivolgiamo il nostro pensiero affettuoso e grato: il
vincolo della preghiera e lo sguardo a Gesù-Eucaristia ci rendono uno in quella
inscindibile comunione di affetti e intenti, che nella liturgia trova fonte e
culmine.
A voi
diseredati della vita, da qualunque parte veniate, rinnoviamo la nostra
prossimità: il Dio dell’amore ci spinga a camminare insieme, nella promozione
della stessa dignità e nella responsabilità di un comune destino.
L’arcivescovo
conclude dicendo: “Come comunità ecclesiale, vogliamo infine rivolgerci al
nostro amato Paese, a quanti guardano a questo grande cenacolo con l’attesa di
una parola particolare. Vorremmo dirvi che vi siamo sinceramente vicini, che ci
state a cuore, che ci anima una piena disponibilità a incontrarvi; insieme con
voi ci sentiamo pellegrini verso casa. Siamo Pastori di una Chiesa esperta in
umanità: la nostra voce è discreta, ma ora – come una vela al largo, sostenuta
dal vento dello Spirito – prende vigore e proclama : “O uomini che ci
ascoltate: la nostra gioia è grande e si chiama Gesù!”. E al termine della
Santa Messa ha riaffidato a Maria la città che dal 1637 è protettrice della
comunità.
Dopo l’omelia segue la preghiera dei
fedeli e l’offertorio ricordiamo che il ricavato sarà per i terremotati, poi si
inizia con la celebrazione Eucaristica, dopo si conclude con Santa Benedizione
dell’Arcivescovo, Dopo la benedizione L’Arcivescovo Bagnasco era in diretta con
il Papa Francesco per la recita dell’Angelus.
Così si conclude il XXVI Congresso Eucaristico Nazionale a
Genova.
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